Diverse le scadenze da rispettare.
Scompare la dichiarazione integrativa, ma si introduce la sanatoria degli errori formali con pagamento previsto tra il 31 maggio 2019 e il 2 marzo 2020.
Inoltre aumentano le rate della rottamazione-ter, che passano complessivamente da 10 a 18, consentendo una maggiore diluizione nei pagamenti.
Per quanto concerne la rottamazione occorre ricordare:
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il 7 dicembre è la data entro la quale chi ha aderito alla rottamazione-bis può rimettersi in regola in relazione alle rate che erano in scadenza a luglio, settembre, ottobre. Questo consentirebbe l’accesso alla definizione agevolata per sfruttare poi una maggiore rateizzazione.
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Per aderire, invece, alla rottamazione-ter ci sarà tempo fino al 30 aprile 2019. La comunicazione degli importi da pagare dall’agente della riscossione è attesa entro il 30 giugno 2019. Quindi dovranno iniziare i pagamenti a partire dal 31 luglio 2019 fino a raggiungere un totale di 18 rate complessive.
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Inoltre a differenza delle precedenti edizioni , viene introdotto il riconoscimento del lieve inadempimento, ossia di un margine di tolleranza di 5 giorni per i ritardi, che non farà quindi decadere dalla sanatoria.
Non occorre invece presentare nessuna domanda per la cancellazione dei carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2010 fino a mille euro.
Per quanto riguarda i processi verbali di constatazione (PVC) e le liti pendenti ammesse alla definizione agevolata, il termine è il 31 maggio 2019. In particolare:
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nel primo caso dovrà essere presentata la dichiarazione per regolarizzare le violazioni constatate nel Pvc ma è anche il termine per il versamento in unica soluzione o della prima rata delle imposte autoliquidate senza il pagamento di sanzioni e interessi.
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Nel secondo caso, invece, sempre entro il 31 maggio 2019 dovrà essere presentata l'istanza di definizione agevolata per ciascuna controversia autonoma e per versare l'unica o la prima rata del dovuto.
Infine per la nuova sanatoria degli errori formali il 31 maggio sarà la data per il versamento della prima rata dei 200 euro per anno d’imposta con cui “cancellare” le irregolarità formali commesse. Il secondo appuntamento sarà, invece, entro il 2 marzo 2020.