Un intervento a 360 gradi.
L’operazione , che dovrebbe essere varata nel 2019, con la relativa manovra ed il decreto collegato, dovrebbe interessare le cartelle già emesse dall’Agenzia delle entrate riscossione,la fase precedente all’accertamento e la definizione delle liti pendenti in tutti e tre gradi di giudizio.
Obiettivo: oltre alla definizione delle cartelle di pagamento, evitare la formazione di ulteriore contenzioso e ridurre quello attualmente in essere.
Per quanto riguarda la fase precedente all’accertamento, l’intervento dovrebbe essere gestito mediante un ravvedimento operoso particolarmente conveniente.
In pratica, chi sa di non aver dichiarato integralmente i redditi, potrebbe versare le imposte nella misura del 15% applicata sulla parte di reddito che integra la dichiarazione dei redditi.
Viceversa l’IVA dovrebbe essere corrisposta integralmente stante la natura UE del tributo.
Sarà poi necessario verificare in concreto come sarà strutturato il provvedimento.
Per quanto attiene la definizione delle liti potenziali ( processi verbali di constatazione ed avvisi di accertamento) ,potrebbe essere prevista la cancellazione integrale delle sanzioni e degli interessi. Le imposte potrebbero essere definite nel corso del procedimento con adesione con l’ufficio.
In merito al contenzioso pendente , per tutti e tre i gradi di giudizio, dovrebbe essere prevista la cancellazione integrale delle relative sanzioni e degli interessi; per le imposte accertate ( e contestate) dovrebbero essere applicato uno sconto forfetario a seconda dell’esito del giudizio pendente.