Incertezze applicative, difficoltà operative.
Come affrontare la questione della emissione della fattura da coloro obbligati ad emetterla solo in caso di richiesta esplicita del cliente?
Delicata in particolare la posizione dei ristoratori che laddove emettano fattura immediata, sono esonerati dal rilascio dello scontrino o dalla ricevuta fiscale (proprio poiché è stata emessa, immediatamente, fattura).
La Circolare n. 97/E del lontano 4 aprile 1997 aveva precisato che l’emissione dello scontrino fiscale o della ricevuta fiscale sono facoltativi laddove per la stessa operazione venga emessa fattura immediata.
Si ricorda che per “fattura immediata” si intende quella rilasciata entro le ore 24 del giorno di effettuazione dell’operazione; in termini “telematici”, la e-fattura dovrebbe essere trasmessa al SDI entro la giornata stessa.
Alcune considerazioni:
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dal punto di vista operativo sembra irrealistico pensare al ristoratore che all’approssimarsi della mezzanotte possa precipitarsi a trasmettere la fattura al SDI ;
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al tempo stesso è espressamente previsto che non saranno considerate tardive le fatture emesse (ovvero trasmesse al SDI) entro il termine della propria liquidazione IVA, fino al 30 giugno 2019.
Ma se viene dato più tempo per emettere la fattura, il cliente con cosa esce dal locale? Dal momento che la fattura non è immediata, occorre emettere qualche altro tipo di documento.
Quali quindi le ipotesi in campo:
- si potrebbe ritenere che poiché l’emissione della fattura elettronica in un secondo momento è prevista dalla norma, la fattura sarà emessa nei tempi più ampi concessi; in caso di controllo basterà dichiarare di aver richiesto fattura.
- rispetto all’ipotesi sopra delineata tuttavia rimane una questione: si sta infatti parlando di casi in cui la fattura sostituisce la ricevuta fiscale; pertanto non valgono i maggiori termini e l’emissione deve avvenire entro le ore 24 del giorno stesso. Tuttavia questa interpretazione è palesemente in contrasto con le disposizioni del D.L. 119/18, introdotte proprio per concedere più tempo per le “fatture immediate”.
Dunque cosa rilasciare in luogo della fattura, la cui emissione risulterà differita nel tempo?
Le possibili soluzioni:
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emettere una fattura proforma da rilasciare al cliente con specifica “segue fattura elettronica”;
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oppure per gli esercizi dotati di registratore di cassa, emettere lo scontrino fiscale ( ola ricevuta fiscale) e richiamarlo nella fattura successivamente emessa.
Non resta che attendere gli opportuni ( anzi necessari) chiarimenti.