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La manovra sul credito.

  • di Luigi Mondardini

    Via libera dal consiglio dei ministri al meccanismo delle garanzie.

    Secondo i calcoli del governo si dovrebbero liberare fino a 400 miliardi di liquidità, che aggiunti ai 350 calcolati come effetto potenziale del decreto Marzo farebbero scalare all’Italia la classifica internazionale degli aiuti alle imprese.

    In sostanza:

    - per   le imprese medie e grandi il prestito assistito non potrà superare il valore più grande fra il 25% del fatturato e il 200% dei costi del personale e le garanzie, da rilasciare entro fine 2020 per una durata fino a 6 anni, non potranno riguardare imprese titolari di esposizioni deteriorate nei confronti della banca o in crisi secondo i parametri Ue (regolamento 651/2014).

    Il livello delle garanzie scenderà al crescere della dimensione d’impresa:

    • 90% per le aziende con meno di 5mila dipendenti e 1,5 miliardi di fatturato
    • 80% con più di 5mila dipendenti e fatturato fino a 5 miliardi
    • 70% per le più grandi.

    Vengono posti tre vincoli:

    • niente dividendi
    • accordi con i sindacati su eventuali tagli occupazionali,
    • finanziamenti solo per stabilimenti italiani.

    Ma per tradurre in pratica questo forte effetto leva, oltre all’avvio delle procedure per il rilascio delle garanzie , con il decreto Aprile verranno immessi 30 miliardi a copertura delle garanzie.

    Le imprese  fino a 499 dipendenti e  professionisti:

    - garanzia diretta totale e gratuita  per finanziamenti fino a 25mila euro, sia Pmi sia persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni,  senza valutazione del merito di credito da parte del Fondo ,  comunque non oltre il 25% del fatturato del beneficiario dell'ultimo bilancio (con restituzione fino a 6 anni e inizio del rimborso non prima di 18-24 mesi).

    - fino a un massimo garantibile di 5 milioni, la garanzia sarà concedibile solo entro il 90% (con valutazione generale per gli accantonamenti ma senza la valutazione sull'andamento economico).

    In particolare:

    • ricavi fino a 3,2 milioni: per le sole Pmi, il 100% sarà possibile a copertura di nuovi finanziamenti concessi a chi ha ricavi fino a 3,2 milioni e fino al minor importo tra il 25% del fatturato e 800mila euro. Non serve l'istruttoria del Fondo sul merito di credito ma il 100% si ottiene solo in forma mista: 90% Stato e 10% Confidi privati.
    • Garanzia totale anche per prestiti concessi a Pmi con fatturato fino a 800mila euro e fino al 15% del fatturato, quindi per un massimo di 120mila euro) (in questo caso serve la valutazione del Fondo).
    • I tassi di interesse dovrebbero collocarsi tra 0,2 e 0,5%.

     

     

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