> > >

La cedolare secca per gli immobili ad uso abitativo

  • di Luigi Mondardini

    E’ un regime di tassazione inerente ai contratti di locazione,soggetto ad un’imposta sostitutiva .

    Si tratta di una opzione  che può essere esercitata dal proprietario che concede l’immobile in locazione. È possibile optare per la cedolare secca :

    -         in sede di registrazione del contratto

    -         negli anni successivi.

    La scelta deve essere comunicata dal locatore al locatario con lettera raccomandata pena l’inefficacia dell’opzione.

    La cedolare secca si applica solo con riferimento alle unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (esclusa l’A10 - uffici o studi privati) locate a “uso abitativo” e per le relative pertinenze.

    I contratti per i quali è stato scelto il regime della cedolare secca non sono soggetti all’imposta di registro e l’imposta di bollo, dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe.

    L’imposta sostitutiva viene determinata scontando  l’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti.

    L’aliquota è in ogni caso ridotta dal 2013 al 15% e per il quadriennio (2014/2017) al 10% :

    -         per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate  nei comuni con carenze di disponibilità abitative ( Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia e dei comuni confinanti con gli stessi nonché gli altri comuni capoluogo di provincia;  nei comuni ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe).

    -         Il D.L. 47/2014 ha disposto, infine, che la stessa aliquota sia applicabile anche ai contratti di locazione stipulati nei comuni per i quali è stato deliberato, nei 5 anni precedenti la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (28 maggio 2014), lo stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi calamitosi. 

    Situazione particolare è quella del professionista che  prende  in locazione un immobile ad uso abitativo,  con contratto soggetto a cedolare secca, per destinarlo in parte ad uso ufficio.

    L’opzione per la cedolare secca è esercitabile dal proprietario solo se l’immobile è destinato a uso abitativo ; pertanto come conseguenza opera la presunzione che l’immobile non debba essere utilizzato nell’esercizio dell’attività, rendendo quindi indeducibile per il professionista il canone di locazione corrisposto anche se in parte relativo all’immobile utilizzato nell’attività professionale.

     

Ti potrebbe anche interessare:

Novità flash

venerdì 08 aprile 2022 ISTAT Febbraio 2022martedì 19 gennaio 2021 ISTAT :Indice del mese di DICEMBRE 2020martedì 19 maggio 2020 ISTAT aprile 2020domenica 15 marzo 2020 Proroga dei versamenti del 16 marzoVai all'archivio

Quesito del giorno

venerdì 08 aprile 2022 Locazioni stipulate dai giovani: detrazioni
venerdì 08 aprile 2022 Detrazione Edilizia: la cessione a terzi
lunedì 04 aprile 2022 Fattura elettronica: le sanzioni
lunedì 04 aprile 2022 Bonus verde: proroga
domenica 03 aprile 2022 Bonus facciate: proroga
Vai all'archivio

Link