>

La cedolare secca: di solito conviene ( ma non sempre)

  • di Luigi Mondardini

    Occorre considerare diverse variabili .

    In particolare gli elementi da considerare sono i seguenti: 
     
    - tipologia contrattuale;
    - presenza o meno di altri redditi; 
    - aliquota marginale;
    - aliquote delle addizionali regionali e comunali. 
    - diritto a detrazioni d’imposta;
     
    L’imposizione sull’importo dell’affitto è la seguente:
     
    - in caso di cedolare: aliquota sull’intero importo dell’affitto, ossia sul 100% del canone incassato.
     
    - Tassazione IRPEF: nei contratti  per i quali il canone è determinato contrattualmente tra le parti, il canone da dichiarare sconta la sola deduzione forfettaria del 5%.
     
    - Nei contratti a canone concordato,oltre alla  deduzione del 5%,  se ne aggiunge un’altra pari al 30%;  complessivamente quindi il canone da dichiarare è para  al 66,5%.
     
    La convenienza della cedolare va analizzata  confrontando tutte le imposte che sostituisce:
     
    - la tassazione del 21% viene applicata a fronte delle imposta non dovute:    Irpef,   Addizionale regionale,  Addizionale comunale,   Imposta di registro (compresa quella su risoluzione e proroga del contratto di locazione),     Imposta di bollo (compresa quella su risoluzione e proroghe). 
     
    - tenendo poi conto dell’imponibile soggetto a tassazione ( 95%) , di fatto l’imposta viene calcolata applicando un imposta che val 21,85% ( scaglione da zero a 15 mila Euro) al 40,85% (oltre i 75 mila Euro).
     
    La convenienza per la tassazione separata appare evidente  considerando solo l’aliquota Irpef.
     
    Si rafforza tenendo poi conto che :
    - le addizionali comunali e regionali  generalmente superano  il 2% 
    - l’imposta di registro per la quota a carico del proprietario, è all’1% 
     
    Pertanto  complessivamente all’aliquota Irpef va aggiunta una media di tre punti, cosa che porta le imposte sul canone, già per il primo scaglione di reddito, a superare il 24%. 
     
    Anche nel caso dei contratti a canone concordato, per i quali è prevista la riduzione del 30% dell’importo da dichiarare la cedolare si dimostra l’opzione più conveniente per tutte le fasce di reddito.
     
    In questo caso va infatti confrontata l’IRPEF sul canone ridotto ( ad es. 23% fino a 15.000 Euro di reddito che diventa un 15,07% per effetto delle deduzioni) con la cedolare al 10%.
     
    La convenienza è evidente anche senza considerare il peso delle addizionali e della tassa di registro, che in caso di contratti a canone concordato solo per la quota a carico del locatore è pari allo 0,70%. 
     
    Si sposta invece verso i redditi più elevati  la convenienza della cedolare per i proprietari di immobili vincolati dalle Belle Arti. 
    La convenienza in questo caso, anche considerando le addizionali e l’imposta di registro, scatta solo dal terzo scaglione di reddito. 
     
    Parte direttamente dal primo scaglione, invece, nel caso di locazione a canone concordato.
     
    In ogni caso non sempre la cedolare risulta vantaggiosa; questo può accadere in situazioni di incapienza (senza reddito da locazione) e spese significative per le quali si ha diritto a detrazioni d’imposta.
     
    Optando per la cedolare si ha l’obbligo di pagare l’imposta sul canone senza poter usufruire delle detrazioni per le spese sostenute.
     
    È il caso, ad esempio, di chi ha effettuato lavori di ristrutturazione sull’immobile da affittare e può usufruire di detrazioni rilevanti e tali da superare l’Irpef dovuta.
     
    Oppure in presenza  di detrazioni per i redditi assimilati, che  variano in funzione del reddito.
    La convenienza a dichiarare il canone di locazione ai fini Irpef può aversi, considerando che per i primi 4.800 euro di reddito non sono dovute imposte in virtù della detrazione. 
     

Ti potrebbe anche interessare:

    Novità flash

    venerdì 08 aprile 2022 ISTAT Febbraio 2022martedì 19 gennaio 2021 ISTAT :Indice del mese di DICEMBRE 2020martedì 19 maggio 2020 ISTAT aprile 2020domenica 15 marzo 2020 Proroga dei versamenti del 16 marzoVai all'archivio

    Quesito del giorno

    venerdì 08 aprile 2022 Locazioni stipulate dai giovani: detrazioni
    venerdì 08 aprile 2022 Detrazione Edilizia: la cessione a terzi
    lunedì 04 aprile 2022 Fattura elettronica: le sanzioni
    lunedì 04 aprile 2022 Bonus verde: proroga
    domenica 03 aprile 2022 Bonus facciate: proroga
    Vai all'archivio

    Link