Per l’Agenzia è possibile adeguarsi in misura parziale.
Coloro che applicano i nuovi ISA possono scegliere liberamente la misura dell’adeguamento dei ricavi o dei compensi; non è necessario arrivare al tetto “massimo” proposto dal software.
In effetti gli adeguamenti “parziali” potrebbero rivelarsi sufficienti per ottenere un miglioramento del valore finale dell’indicatore di affidabilità.
A differenza degli studi di settore dove il contribuente doveva integrare i ricavi o i compensi risultanti dalle scritture contabili fino a raggiungere il “valore puntuale” di riferimento cioè il massimo, il modello relativo agli ISA è completamente diverso.
Il contribuente ora può ottenere il beneficio da lui individuato effettuando un adeguamento parziale al valore proposto dal software.
Ovviamente l’aggiunta in via extracontabile di componenti positivi di reddito determina l’obbligo di versare le maggiori imposte sui redditi, più Irap e più Iva.
Si consideri il seguente caso:
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un soggetto ottiene, all’esito della elaborazione dei dati ISA, un voto finale pari a 7,6 , con la possibilità di incrementare i compensi nella misura massima di 18.000 Euro per ottenere il punteggio di 10.
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Tuttavia il contribuente potrebbe essere interessato anche ad un adeguamento di un importo inferiore, per ottenere una variazione tale da raggiungere un livello di affidabilità pari a 8,1 e quindi beneficiare di alcuni dei vantaggi previsti dal nuovo regime premiale.
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Si dovrà quindi procedere per tentativi per individuare l’importo dell’adeguamento parziale ritenuto soddisfacente.
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Così ad esempio il contribuente potrebbe dapprima aumentare i compensi di soli 4.000 Euro e poi a crescere fino a determinare l’importo ritenuto sufficiente a conseguire il punteggio cercato , senza dover aumentarli dell’importo massimo richiesto .
La valutazione deve essere effettuata di volta in volta anche perché, come detto, l’adeguamento parziale sarebbe comunque meno costoso.