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GOOOOD MORNING, FISCO! La nuova rubrica per sopravvivere nella "giungla" fiscale italiana

  • di Francesco Mondardini

    Lezione 1: “Sono un giovane lavoratore autonomo, mi sono appena messo in proprio. Cosa devo fare per pagare meno tasse?”

    A livello fiscale, le Isole Cayman stanno all’Italia come il vino rosso a un antipasto freddo di pesce: non c’azzeccano nulla. Le prime, arcipelago caraibico e conclamato paradiso fiscale, sono in fondo alla lista dei sistemi fiscali più complessi al mondo. Indovinate un po’ chi è invece in prima posizione...?

    Giungla fiscale

    Secondo una survey commissionata dalla società di consulenza fiscale TFM Group, è l’Italia ad avere il sistema fiscale più arzigogolato del pianeta. Il Belpaese è al top per peso specifico della burocrazia, ed è battuto solamente dalla Grecia per complessità degli adempimenti e dal Messico in quanto a problematiche del sistema contabile. Nel complesso, un pot-pourri indigesto per cui il bicarbonato è d’obbligo. L’Italia è davanti pure ai vietnamiti, che vantano il quinto sistema fiscale più complesso al mondo e che probabilmente, se si trovassero a lavorare ora in Italia, penserebbero a una nuova Saigon.

    Goooood morning, Fisco!

    Affrontare tutte le questioni tributarie in un colpo solo avrebbe gli effetti di un harakiri immediato. Meglio partire dalle basi e prima di tutto... Su col morale! E’ ancora possibile fare libera impresa in Italia. Ma a una condizione: non versare un euro in più di tasse scontando tutte le agevolazioni previste dal sistema. Tante, nascoste. Ma scovabili, a fronte di un intenso studio della materia fiscale. A questo proposito, nasce la rubrica Gooood morning, Fisco! che si propone di aiutare i giovani imprenditori e professionisti italiani a imboccare la strada giusta per rendere sostenibili e redditizie le proprie attività.

    1° Lezione: il regime fiscale per chi ha appena cominciato a lavorare

    “Sono un giovane lavoratore autonomo, mi sono appena messo in proprio. Cosa devo fare per pagare meno tasse?”

    Quando il giovane italiano fa per la prima volta il suo ingresso nel ring del lavoro autonomo, normalmente apre una partita IVA e recita la prima corona del rosario. In realtà, però, esistono più modi per salvarsi anche per chi non vanta santi in Paradiso. Oggi ne vediamo uno di fondamentale importanza. Tu chiamalo, se vuoi, Regime Forfettario.

    Date un’occhiata alla tabella sottostante. Confrontate la natura della vostra attività (commercio, professionisti, intermediazione, ristorazione, costruzioni, ...) riportata nella prima colonna da sinistra con la soglia di ricavi annui, colonna centrale, al di sotto della quale si può avere accesso al regime di vantaggio. Ci state dentro? Bene, allora potete annotare due notizie positive che vi riguardano: la prima, che eviterete la sberla dell’IRPEF. Secondo, che il vostro reddito, agli occhi del Fisco, sarà ricalcolato in base a un coefficiente di redditività (colonna di destra) che ne abbatterà l’imponibile fiscale. Per esempio, se siete un neo-professionista che fattura 25.000 euro all’anno, accedendo al Regime Forfettario sarà come se verrete tassati su 19.500 (ovvero 25.000*0,78), con un risparmio netto d’imposta che si aggira attorno agli 800 euro.

    Gruppo di settore

    Valore soglia ricavi/compensi

    Coefficiente di redditività

    Industrie alimentari e delle bevande

    45.000

    40%

    Commercio all’ingrosso e al dettaglio

    50.000

    40%

    Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande

    40.000

    40%

    Commercio ambulante di altri prodotti

    30.000

    54%

    Costruzioni e attività immobiliari

    25.000

    86%

    Intermediari del commercio

    25.000

    62%

    Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

    50.000

    40%

    Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari e assicurativi

    30.000

    78%

    Altre attività economiche

    30.000

    67%


    Probabilmente ora vi starete chiedendo quante tasse dovrà versare a fine anno il giovane professionista che fattura 25.000 euro l’anno e quante ne chiederanno a voi rispetto al vostro reddito imponibile... E’ una buona domanda. Ma per rispondervi serverebbe qualche minuto in più. Contattatemi in privato, sarò felice di accontentare i vostri dubbi con una consulenza gratuita, scrivendomi a:

    francesco.studiomondardini@gmail.com

     

    Francesco Mondardini

    @FranzMondardo

    Laureato con lode in Economia e Direzione Aziendale presso l’Università di Bologna, da anni mi sono specializzato nella materia fiscale e imprenditoriale. Il mio obiettivo è permettere a chi vuole investire economicamente nel suo futuro, di poterlo fare... Senza svenarsi fiscalmente. A chi mi dice, sconsolato: “Sì, ho pagato le tasse. Ho fatto la mia rinuncia dei redditi”. Rispondo: “Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare la rinuncia a provarci”. 

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