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Fattura elettronica dal 6 giugno verso P.A.

  • di Luigi Mondardini

    Per imprese e professionisti necessaria la fattura elettronica nei confronti della P.A.

    Per chi opera con la pubblica amministrazione, per riscuotere il proprio credito, dal 6 giugno scatta l’obbligo di emettere la fattura elettronica.

    Andrà emessa nei confronti di Ministeri, Agenzie fiscali ed enti previdenziali, enti centrali e strutture periferiche facenti parti del comparto della Pubblica Amministrazione.

    Si dovrà necessariamente abbandonare la fattura “cartacea”  per riscuotere i crediti con la Pubblica Amministrazione.Con la circolare n. 1 del 31 marzo 2014, il Dipartimento delle Finanze e il Dipartimento della Funzione Pubblica hanno diramato alcune indicazioni necessarie per il corretto adempimento dell’obbligo di fatturazione elettronica.

    La fattura elettronica è un file in formato extensible markup language (xml), firmato digitalmente, che contiene il codice identificativo univoco dell’ufficio destinatario della fattura che è riportato nell’indice delle pubbliche amministrazioni.Ogni pubblica amministrazione, una volta che ha ottenuto il suo codice anagrafico, è tenuta a darne comunicazione ai fornitori che hanno l’obbligo di riportarlo nelle fatture da inviare al sistema di interscambio, demandato alla relativa gestione.

    La trasmissione di una fattura elettronica alla Pubblica Amministrazione deve avvenire attraverso il sistema di interscambio (SdI) che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha affidato all’Agenzia delle Entrate e alla Sogei.

    Pertanto la fattura non viene inviata direttamente all’amministrazione committente; una  volta ricevuta la fattura elettronica, il sistema di interscambio provvede ad inoltrarla all’ufficio competente identificato tramite il codice univoco riportato in fattura e rilascia al soggetto che ha inviato la fattura una ricevuta di consegna, se l’esito è stato positivo, oppure una notifica di mancata consegna in caso di inoltro con esito negativo.

    Come chiarisce la stessa circolare, la fattura elettronica si considera “emessa”, ai sensi dell’articolo 21 c.1 del DPR 633/72, anche a fronte del rilascio da parte del Sistema di Interscambio della notifica di mancata consegna.

    Viene inoltre individuato un periodo di transizione di tre mesi (a partire dal 6 giugno) durante i quali possono essere accettate e pagate le fatture emesse prima di tale data in forma cartacea, mentre i fornitori, a partire dallo stesso 6 giugno non possono più emettere fattura in forma cartacea.

    Una volta  predisposta  la fattura, firmata elettronicamente e inviata alla Pubblica Amministrazione di cui si è creditori, bisognerà attenderne il pagamento.

     

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