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Comunicazione beni/finanziamenti: le sanzioni previste

  • di Luigi Mondardini

    Il prossimo 12 dicembre è in scadenza la comunicazione relativa ai beni dati ai soci nonché per segnalare finanziamenti/capitalizzazioni.

      Un aspetto da approfondire  è  quello relativo alle sanzioni  dei contribuenti nel caso in cui omettano la comunicazione ovvero la stessa sia inviata in modo infedele.

    Innanzi tutto nel caso in cui emerga un reddito diverso imponibile in capo al socio pari alla differenza tra valore normale del bene concesso in uso e quanto corrisposto dal socio per il relativo utilizzo, l’omissione  della comunicazione o  la trasmissione della stessa con dati incompleti o non veritieri, prevede in solido tra società e socio una sanzione del 30% di tale reddito imponibile;

    Viceversa qualora i contribuenti si siano attenuti alle disposizioni che prevedono l’obbligo di tassazione del reddito sul socio e la corrispondente indeducibilità del costo dei beni concessi in godimento, la norma prevede l’applicazione della sanzione fissa, residuale (art. 11, D.Lgs. n.471/97) che va dai 258 euro ai 2.065 euro. 

    Si ricorda che non sussiste l’onere di presentazione della comunicazione nel caso in cui non vi sia una differenza positiva tra valore di mercato e corrispettivo relativo al godimento del bene. In tal caso nessuna sanzione sarà applicabile in caso di omessa comunicazione

    Per quanto riguarda la comunicazione dei finanziamenti, la stessa  va effettuata dalla società che riceve il finanziamento/apporto; pertanto in tal caso non vi è solidarietà nel pagamento della stessa tra società e socio ( o familiare). 
     

    Nel caso di omesso invio o di invio con dati incompleti o non veritieri, la sanzione dovrebbe risultare compresa tra i 258 euro e i 2.065 euro. 

    Lo scopo delle due comunicazioni è pur sempre l’accertamento sintetico, previsto dall’art.38 del D.P.R. 600/73, così come modificato dal D.L. 78/2010. 
    Come chiarito dall’Agenzia, infatti, la possibilità di accertamento del reddito complessivo delle persone fisiche si compone di due elementi vale a dire  la sommatoria delle spese di qualunque natura sostenute dalla persona fisica; ma anche  l’ipotesi di un flusso di denaro, che viene trasmesso dal socio alla società. 

     

     

     

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