Dal 1° gennaio 2019 scatta la fattura elettronica per tutti.
L’obbligo di fatturazione elettronica è anticipato al 1° luglio 2018 con riferimento alle cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburante per autotrazione.
I soggetti interessati da queste nuove disposizioni sono tutti i titolari di partita IVA ad esclusione dei contribuenti che rientrano nel regime di vantaggio e nel regime forfettario .
Tutto ciò comporta l’abolizione della scheda carburante per certificare gli acquisti di carburante al fine di poter dedurre il costo e detrarre l’IVA.
A partire dal prossimo 1 luglio sarà necessario documentare la spesa con apposita fattura elettronica rilasciata dall’impianto di distribuzione ed effettuare il pagamento esclusivamente con mezzi tracciabili.
Ai fini della deduzione del costo e della detrazione dell’IVA occorre emettere una fattura elettronica, ricevuta, firmata e conservata in un qualunque formato elettronico.
Sebbene l’Agenzia delle Entrate, da un lato, definisca come “puramente facoltative” le informazioni inerenti gli estremi identificativi del veicolo, dall’altro ne ravvisa la necessità ai fini della tracciabilità della spesa e della riconducibilità della stessa a quel determinato veicolo, elementi, questi, necessari per la deducibilità del relativo costo.
Inoltre con Circolare n. 8/E dello scorso 30 aprile, l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti circa l’obbligatorietà della fattura elettronica allorché, oltre al carburante, siano anche servizi accessori, quali la manutenzione, il lavaggio, etc.
Ai fini della detraibilità dell’IVA e deducibilità della spesa è altresì obbligatoria la tracciabilità dei mezzi di pagamento: carte di credito, carte di debito o carte prepagate, o da altro mezzo ritenuto idoneo ( assegni bancari o postali, circolari e non, i vaglia cambiari e postali, addebito diretto, bonifico bancario o postale, bollettino postale).
L’amministrazione finanziaria, al fine di incentivare il nuovo sistema di fatturazione elettronico e di pagamento tracciabile, riconosce a tutti gli esercenti di impianti di distribuzione di carburante, un credito d’imposta pari al 50% del totale delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate, a partire dal 1° luglio 2018, tramite sistemi di pagamento elettronico mediante carte di debito o prepagate.