A partire dalle ore 10.00 del 26 febbraio 2018 .
Il credito di imposta per il settore turistico ha avuto un iter articolato:
- introdotto inizialmente dal D.L. 83/2014 con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva e per accrescere la competitività delle destinazioni turistiche.
- nel 2017 il bonus è stato potenziato estendendolo anche agli agriturismi e innalzando la soglia del credito riconosciuto dal 30% al 65% delle spese sostenute.
- La Finanziaria 2018 ha prorogato ulteriormente il credito, riconoscendolo anche per il 2017 e 2018, confermando l’aliquota al 65% e l’elenco delle spese agevolabili.
Il limite di spesa è fissato in 200.000 euro.
Il credito d’imposta concesso dovrà essere ripartito in due quote annuali di pari importo e sarà utilizzabile, dal periodo di imposta successivo a quello di realizzazione degli interventi, in compensazione mediante modello F24.
Le spese ammesse all’agevolazione sono quelle di restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia; eliminazione delle barriere architettoniche; miglioramento dell’efficienza energetica; spese per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo.
Accesso al credito:
- la domanda di richiesta del credito d’imposta dovrà essere compilata direttamente sul sito internet del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) a partire dalle ore 10.00 del 25 gennaio 2018 e fino alle ore 16.00 del 19 febbraio 2018.
- Il click day, ovvero la data a partire dalla quale bisognerà inviare le domande online sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali, firmate digitalmente dal rappresentante legale e dal soggetto autorizzato ad attestare le spese sostenute, è fissato a partire dalle ore 10.00 del 26 febbraio 2018 e fino alle ore 16.00 del 27 febbraio 2018.
Dovrà presentare domanda, previa registrazione al Portale dei Procedimenti, esclusivamente il legale rappresentante dell’impresa e nell’istanza sarà necessario specificare il costo complessivo degli interventi e ammontare totale delle spese; l’attestazione di effettività delle spese sostenute; il credito d’imposta spettante; gli estremi dei titoli abitativi acquisiti in ragione delle singole tipologie di interventi svolti.
Alla domanda bisognerà allegare la documentazione amministrativa e tecnica prevista dall’allegato A del decreto del 20 dicembre 2017, ovvero la dichiarazione dell’imprenditore che elenchi i lavori effettuati; attestazione dell’effettivo sostenimento delle spese; estremi dei titoli abitativi acquisiti, in ragione delle singole tipologie di interventi svolti; dichiarazione relativa ad altri aiuti de minimis eventualmente fruiti.