Il Rendiconto finanziario diventerà parte integrante del bilancio.
Si aggiungerà pertanto allo Stato patrimoniale, al Conto economico e alla Nota integrativa.
Lo prevede la nuova versione dell’art. 2423 c.c. introdotta dal DLgs. 139/2015 che ha recepito la Direttiva 2013/34/UE e che sarà applicabile a partire dai bilanci aventi inizio dal 1° gennaio 2016.
L’obbligo del Rendiconto finanziario si estende a tutte le società , tranne per quelle che redigono il bilancio in forma abbreviata (ai sensi del nuovo art. 2435-bis) e per le cosiddette micro-imprese.
Si tratta di una categoria introdotta dal DLgs. 139/2015 per le quali si prevede una disciplina di bilancio particolarmente semplificata.
Sono considerate micro-imprese quelle società che nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei seguenti limiti:
- totale dell’attivo dello Stato patrimoniale: 175.000 euro;
- ricavi delle vendite e delle prestazioni: 350.000 euro;
- dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 5 unità.
Il rendiconto finanziario è trattato nel nuovo art. 2425-ter c.c. dove si precisa che da tale prospetto devono risultare, per l’esercizio a cui è riferito e per quello precedente:
- l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide
- i flussi finanziari derivanti dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci.
In occasione della redazione dei bilanci 2015 , ha trovato applicazione la versione della tassonomia XBRL, detta “integrata” che consente di rappresentare in un unico file informatico tutto il bilancio, comprensivo della Nota integrativa. Ciò ha determinato una serie di problematiche di natura operativa.
A tale proposito l’associazione XBRL Italia ha deciso di implementare la tassonomia, rilasciandone una nuova versione che entrerà in vigore in occasione della prossima campagna bilanci, contenente modelli informativi mancanti, relativi al Rendiconto finanziario e alle operazioni in locazione finanziaria e migliorando il modello proposto per rappresentare la fiscalità differita.
La tassonomia sarà obbligatoria per i bilanci chiusi il 31 dicembre 2015, o successivamente, e approvati in assemblea dal 1° marzo 2016.