Aumento dell’IVA dal 21% al 22%

  Una raffica di rincari scatterà domani in tutti i settori per effetto dell’aumento dell’Iva dal 21 al 22%. Una stangata, denuncia il Codacons, che arriverà a costare fino a 349 euro a famiglia su base annua, ma che potrebbe avere ricadute ben più ampie per le tasche degli italiani, se si tiene conto degli arrotondamenti dei listini e dell’aumento dei prezzi dei prodotti trasportati.

L’aumento comporterà alcuni problemi pratici soprattutto per chi deve certificare i corrispettivi con l’emissione degli scontrini, dovendo adeguare per tempo il registratore di cassa al fine di applicare correttamente la nuova aliquota.

Resta il problema di capire chi sconterà l’onere del rincaro e cioè se procedere ad un aumento dei prezzi al dettaglio o assorbire l’incremento da parte del venditore.

Sul fronte dei carburanti il rischio è quello di una doppia stangata con accise su benzina e gasolio che dovrebbero aumentare di 2 centesimi al litro  nei prossimi mesi e con l’IVA al 22% si otterrà l’effetto di una tassa sulla tassa.

Occorrerà poi mettere mano anche alla contabilità , considerando che per quanto riguarda le prestazioni di servizi conta il momento della fatturazione  e quindi l’aliquota vigente in quel momento.