A partire dal 1° luglio 2019.
L’’avvio dell’obbligo di “certificazione elettronica” dei corrispettivi decorre a partire dal 1° luglio 2019, per coloro che hanno conseguito, nell’anno 2018, un volume d’affari superiore a 400mila euro.
Dal 1° gennaio 2020, l’obbligo interesserà tutti i contribuenti che introitano corrispettivi, ovvero incassi che ad oggi vengono certificati da rilascio di scontrino fiscale oppure di ricevuta fiscale.
In pratica occorre fare riferimento al volume d’affari 2018 risultante dal quadro E del Modello IVA 2019, il cui termine di presentazione è scaduto il 30 aprile scorso.
Soggetti obbligati sono coloro esonerati dall’emissione di fattura, a meno che questa non venga espressamente richiesta dal cliente, e obbligati all’emissione dello scontrino fiscale oppure della ricevuta fiscale.
Pertanto con l’avvio dell’obbligo di certificazione elettronica dei corrispettivi:
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tutti i soggetti ricadenti nell’obbligo non potranno più utilizzare gli attuali registratori di cassa, e nemmeno le ricevute fiscali, poiché tali strumenti non consentono il rispetto delle nuove previsioni normative.
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Dal momento che lo scontrino fiscale e la ricevuta fiscale non potranno essere mantenuti in uso, questi dovranno essere sostituiti dal nuovo “corrispettivo elettronico”.
In pratica occorre dotarsi di un Registratore Telematico (RT), in grado di assolvere l’obbligo di memorizzazione i corrispettivi e di trasmetterli in via telematica all’Agenzia delle Entrate.