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Abolita IMU, ma solo per la prima casa

  • di Luigi Mondardini

    Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 28 agosto 2013 un Decreto Legge recante disposizioni urgenti in materia di IMU, abitazioni e cassa integrazione guadagni.

    IMU

    Il  Decreto stabilisce che l’IMU per quanto riguarda la prima casa, i terreni agricoli e ai fabbricati rurali   non dovrà essere  pagata nel 2013. La prima rata viene immediatamente abolita, con un Decreto Legge contestuale alla legge di Stabilità dell’ottobre prossimo verrà abolita la seconda rata. Al posto dell’IMU  dal  l 2014 entrerà in vigore la cosiddetta “Service Tax”.

    Sono  esclusi dall’IMU  i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita  (bene merce) sempre che non siano affittati.

    Anche gli alloggi degli Istituti autonomi case popolari e quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, vengono assimilati al trattamento IMU prima casa. Dal 1° gennaio 2014 trattamento IMU prima casa anche per gli alloggi sociali.

    Si prevede la deducibilità dell’IMU  ai fini IRPEF/IRES  nella misura del 50% di quella pagata sugli immobili relativi all’attività economica esercitata da  imprese e professionisti.

    Service Tax”

    Viene  istituita un’imposta sui servizi comunali – la “Service Tax” – che sostituisce la Tares e sarà riscossa dai Comuni e costituita dalla  gestione dei rifiuti urbani e copertura dei servizi indivisibili.

    La prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa i locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani, a qualunque titolo, e le  aliquote rapportate  alla superficie in base alle scelte effettuate dal Comune.

    La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile) che dell’occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali). Il Comune avrà adeguati margini di manovra, nell’ambito dei limiti fissati dalla legge statale.

    Edilizia residenziale: proroga di 3 anni per l’imposta di registro ridotta all’1%

    Imposta di registro: proroga di 3 anni per l’attuazione dei programmi di edilizia residenziale mantenendo l’imposta di registro ridotta all’1%.

     

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